9,1x12,6 in ~ Disegno, Biro, Matita, Pastello
ERRORE DI ATTERRAGGIO
Non fu tutta colpa mia; non dimentichiamo che atterrare in un soggetto alieno richiede che costui
sia pure in movimento ma in modo moderato. Il mio soggetto invece aveva corpo e mente
completamente protesi nel correre dietro a una palla per cui entrare improvvisamente in lui mi
comportò un certo smarrimento dal quale mi ripresi subito continuando l’azione che consisteva
nello infilare la palla nella grande rete; non diedi peso all’essere che gesticolava a braccia tese in
evidente difesa della grande porta; con un super calcio scaraventai palla e l’essere dentro la rete.
In quel momento e a ragione mi sentii eccezionale, se non che uno mostri, con la stessa mia
maglietta, mi diede del deficiente; mi precisò che avevo fatto autogol, evento considerato molto
negativo. Grazie alla mia perspicacia capii fosse il momento di darsela a gambe; purtroppo,
nonostante la mia velocità, dato il mezzo, non potei che infilarmi in un angolo proteggendo la
schiena dalla grandinata di pugni e calci che mi furono affibbiati. Mi portarono in ospedale dove,
percorrendo un buio corridoio, mi beccai un pugno fra le gambe che mi fece aumentare il tono dei
lamenti, ma mi convinse di trasmettere alla nave:” pianeta inabitabile; popolazione violenta e
subdola, chiedo mio recupero immediato”. Abbandonai il corpo dell’alieno che immediatamente
ereditò: corpo, memoria e dolori. La cosa più straordinaria fu però che l’individuo, recuperata la
conoscenza, non si lamentò della infinita quantità di lividi che lo ricoprivano, ma dell’autogol che
aveva, anzi, avevo fatto. No, no, lontani dalla Terra!
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