60x60 cm ~ Pittura, Acrilico
Visita agli zii
Quando Salvatore e Luisa, giunsero a casa degli zii di Luisa, erano in parte già soggetti a quel
torpore che a Roma chiamano “Cecagna”, quindi l’entrare in una casa fresca, perennemente in
ombra, fu un sollievo per dei reduci di un consistente pranzo.
Dopo aver presentato Salvatore, marito, finalmente, di Luisa; aver scambiato notizie dei vari
comuni parenti, si accomodarono in soggiorno.
Mentre zia Monica preparava il caffè, zio Arturo affrontava l’argomento a lui più caro da quando
era in pensione: l’orto.
Fu così che, nel mentre il mingherlino Salvatore si distraeva osservando la mobilia e pregustando
un brioso caffè, la corpulenta Luisa era costretta ad ascoltare zio Arturo che, infervorato dalla
passione per l’orticultura, trattava della lotta contro i parassiti e delle migliori semenze di insalata.
Salvatore, servito del caffè, non poteva credere che fosse chiamata in quel modo una tazza da tè,
colma di un liquido vagamente nocciola, già abbondantemente zuccherata. Per educazione la
bevve tutta e nel mentre la sorseggiava, osservava Luisa che, in ascolto dello Zio, ciondolava la
testa, chiudendo gli occhi sempre più spesso.
Salvatore, colmo di acqua calda, attratto dal lento crollo di attenzione di Luisa, con essa si
addormentò.
Zia Monica li osservò a lungo compiaciuta, poi disse al marito: “sono fatti una per l’altro. Guarda
che angioletti”.
Zio Arturo li guardò; tacque per qualche lungo istante, poi disse “Monica cambia miscela di caffè”.
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