Aggiunto il 8 dic 2015
Il capolinea del tram una volta era in campagna, e c’era una trattoria dove un oste mal vestito ti serviva anche di notte un quarto di vino e un piatto di maccheroni al ragù.
Da quelle parti, dove ora c’è l’aiuola, suonavano Jazz .
Su questo tram che odio, ho sognato il mio futuro e altre cose belle che non furono mai vere.
Ancora ‘sta mattina porta me e la mia stanchezza lontano dal capolinea, indifferente al calcio che passando sferro ad un sedile.
Il tranviere si volta, faccio finta di niente; guardo fuori la nebbia che non c’è più, se n’è andata con l’arrivo di tanta gente nuova.
Senti come sferraglia e come caracolla sotto i piedi questo tram?
E’ diretto all’altro capolinea che, sinceramente, non ho mai visto.