Aggiunto il 1 gen 2016
Finché c’è la corriera posso andare in città; posso andare al cinema o a teatro e, magari in qualche bel ristorante.
Salgo sopra alla corriera ed il mondo si avvicina: spiagge sterminate e monti scoscesi e profondissime valli.
Io non potrei vivere in questa brutta periferia senza la corriera.
Un giorno ci salirò per andarmene per sempre e da quel giorno non sentirò più il clacson che mi avvisa del suo arrivo e sarà l’unica cosa che di qui mi mancherà, perché il richiamo della corriera è il più bel suono di festa.
Quando salirò per l’ultima volta sulla corriera sputerò a terra e scuoterò le scarpe per scrollarne la povere di questo luogo.
Però non ancora, non posso ancora e aspetto qui alla fermata che arrivi l’azzurra corriera.