Aggiunto il 24 gen 2016
Trentacinque anni fa ci arrampicammo io e Rosanna fin cima alla fortezza di Bard. Era completamente abbandonata e riuscimmo ad entrarvi grazie alle indicazioni di un giovane donna che vi si recava regolarmente per prendere il sole, tanto per far capire come fosse deserta. Era stato una prigione, cosa che non gli aveva certo garantito delle buone manutenzioni per cui, dato anche l'abbandono era piuttosto mal ridotto.
Ieri ci siamo ritornati ed è stato come riconoscere nei panni di una sofisticata nobildonna la sguattera della trattoria dell'angolo. Bard vale la pena di essere visitata indipendentemente dalle mostre che organizza. Un consiglio che dò, è quello di visitare le prigioni perché completano la claustrale, fredda e opprimente sensazione che li dentro si facessero solo cose noiosamente e letalmente serie.
Ci sono un'altro paio di cose che mi hanno colpito nell'interminabile museo delle Alpi, permanentemente ospitato nel forte e che, nonostante non apprezzi le montagne perché non adeguatamente livellate, ho visitato e sono le rustiche statue in legno di sant'Erasmo e Santa Barbara che ho fotografato; da sole valgono il sacrificio di percorrere fino in fondo l'abbondante contenuto del museo con i suoi apprezzabili giochi visivi ma non acustici.