Aggiunto il 4 feb 2016
Il professor Faccenda, lo devo ringraziare perché ha detto un sacco di cose che penso anch'io anzi, sicuramente che pensano in tanti: a chi compera quadri, compri quello che piace senza preoccuparsi di quanto sia pubblicizzato; a chi fa quadri, fate quello che sentite senza preoccuparvi di scopiazzare cose che vanno di moda perché, in fin dei conti, la vita è breve ed è pertanto inutile correre dietro alle ambizioni degli altri rinunciando alle proprie perché, se sono valide, prima o poi emergono anche se non ci sei più in carne ed ossa.
Io penso che lui, il professore, sia influenzato parecchio dalla vita di Paolo Uccello che tanto povero era da doversi dipingere gli uccelli su tavolette, visto che non poteva permetterseli veri e che, pur essendo un grande, anzi grandissimo com'è riconosciuto oggi, mori povero in canna.
Un bell'equilibrio tra caducità ed eternità.