Aggiunto il 27 mar 2016
La Pasqua più bella, per quanto mi viene da quel poco dei miei ricordi, l’ho vista a Rimini tanti anni fa.
Il giorno di Pasqua li, in chiesa, ci andavano tutti anche se durante l’anno facevano gli atei.
La mattina si vestivano col più dignitoso dei vestiti e, senza una apparente destinazione, lanciando una gamba dopo l’altra così, come se fosse un trastullo passeggero, andavano incontro a quello o a quell’altro amico ed insieme si incamminavano verso la Chiesa.
Alla predica, una sigaretta davanti al sagrato.
Dopo l’indescrivibile pranzo, una passeggiata sul lungomare dove una miriade di bolognesi cercavano di digerire le lasagne leccando un gelato e rallegrandosi di aver prenotato per l’estate il solito alloggio di sempre.
Anche in quel giorno di Pasqua veniva la sera, ma in realtà era soltanto finito il primo giorno d’estate.