19,7x27,6 in ~ Pittura, Acrilico
L’avversario
“Cosa ti avevo detto? L’avversario non si combatte politicamente ma democraticamente
dal punto di vista morale. Non per niente hai chiesto pubblicamente che presentasse il suo
programma politico scoprendo, perché sei un ignorante, che l’aveva presentato prima di
te, migliore del tuo e senza errori di ortografia.”
“Allora, secondo te, cosa devo fare? Qui rischio di non essere rieletto”
“Te lo meriteresti perché non ascolti i buoni consigli. Per prima cosa demoliscilo
intellettualmente: spargi la voce che non è laureato, ma ha fatto solo e a fatica le
elementari; secondo, con voce afona, racconta che in giro si dice la moglie non essere la
moglie e che non si capisce come siano messi…non finire mai la frase; lasciala terminare
a chi ascolta. Terzo, rivolgiti ai suoi colleghi di lavoro con una domanda gratificante: come
mai ha fatto carriera lui e non tu, sentito quello che dicono tutti di lui? Poi allontanati e
lasci al ragno di allargare la rete. Mi pare che manchi solo qualche cenno alla parte
economica; dobbiamo far intendere che sia un disonesto.”
“Ci penso io! Lui è volontario in un istituto di assistenza agli anziani disabili, basta dire che
lo fa per ben altri fini e poi tacere.”
“Bravo hai capito tutto!”
Le elezioni le vinse comunque l’avversario perché gli elettori, alla fine, sanno ben giudicarti
da quanto hai dimostrato in passato e le calunnie, quando sono esagerate, denunciano se
stesse.
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