30x30 cm ~ Pittura, Acrilico
ricordi di un matrimonio
quando arrivò la macchina con gli sposi, qualcuno applaudì: colpi secchi da mani callose troppo sporgenti dalle maniche lise.
battesimi, matrinoni e funerali, un uomo, un vestito, blu o nero, lo deve avere. la sposa sale la stretta scala che porta alla sua camera piena di regali di nozze.
Sorride la giovane sposa spostando dal letto con cura tazzine, forchette e vasetti di vetro stampato; la mamma le slaccia il corsetto e lei si toglie il velo che rimetterà per il pramzo. nell'aia sono stati uniti i tavoli e stese le tovaglie; il cane, legato al pagliaio, abbaia a nessuno.
il profumo della cucina ristagna nell'aia come nebbia bassa e turba i prominenti stomaci degli invitati che ingannano la fame col secco fumo del sigaro.
fra gli uomini si accenna con afona voce alla fortunata prossima notte dello sposo; espliciti segni e salaci battute, affermano la capacità di ognuno di reggere, senza problemi, il mai diminuito raccolto di amplessi con la propria risecchita moglie. il pranzo è arrivato; si spegne il sigaro espellendo con forza profondi catarri. gli sposi arrivano a braccetto, lei è più bassa, ha messo le ciabatte. un applauso poi si mangia e tutto ritorna normale; si farà tardi e le mogli reggeranno i mariti avvinazzati fino a casa, sopportando le porche proposte e le pacche sui magri glutei.
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