12,2x16,1 in ~ Disegno, Acrilico, Biro, Pastello
Guerra? di tanto in tanto ci casca.
Lo strapotere del sistema I.A. aveva esasperato gran parte della popolazione, per cui da molte parti erano
giunte notizie di disordini: ovviamente attraverso i canali ufficiali del sistema tutto andava bene in accordo
con il principio statutario della autodifesa del sistema. Tali automatiche azioni difensive però scontravano
con la natura dell’uomo che, seppur dominato dalla inedia e dalla fiacca, quando succede qualcosa di truce,
raddrizza l’orecchio ed aguzza la curiosità, al punto che, con sorprendente celerità, si formarono delle
squadre leggermente armate, poi delle vere e proprie compagnie del tutto armate. Nel frattempo, il
tentativo di internazionali squadre di informatici, seppur dotati di scarsa tecnica, di forzare alcune reti
periferiche per inserirsi nella gestione dati, fece scattare il sistema di sicurezza estremo; quello che
prevedeva l’intervento puntuale armato in difesa delle reti. Da varie parti si aprirono i contenitori di robot
detti insensibili; il loro intervento fu eccezionalmente violento ed inaspettato perché, seppur noto, era
considerato una fantasiosa invenzione. Ci furono moltissime vittime che invece di placare la gente, la
scatenò in azioni di sabotaggio sempre più irriflessivi e dannosi per la popolazione stessa.
Dopo un anno dai primi disordini, si formò clandestinamente l’esercito di distruzione del sistema, il cui
obiettivo era di tornare alla informatizzazione precedente la I.A. detta sostenibile, termine non molto
chiaro ma elegante.
Il divario di forze era però enorme perché il sistema deteneva tutti i know how per la fabbricazione dei
robot guerrieri; la rete satellitare e truppe di robot dislocate in modo tatticamente perfetto.
Dopo solo una settimana di guerra gli eserciti umani erano stati drasticamente ridotti e i robot guerrieri
avevano sterminato grandi quantità di civili. Era la fine di una guerra non studiata.
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