9,8x11,8 in ~ Pittura, Acrilico
Il mio gatto Erri
Erri è il nome che mia figlia diede al siamese che le fu regalato e che visse con noi ventun anni e otto mesi. Per un paio di anni fu il secondo genito di famiglia, finchè nacque la seconda figlia della quale Erri si nominò tutore nel momento stesso in cui la vide nella culla.
Con pazienza ed amore, seguì la crescita delle figlie confondendosi con loro e vivendo per loro. Come per tutte le cose, anche per le sorelle venne il momento di cambiare vita; le circostanze le portarono una alla volta lontano da casa. Erri si rattristò; non gli bastavano le brevi visite mensili, nè l'affetto di mia moglie e mio: ad Erri mancavano le sorelle. Lentamente si indebolì finchè si sdraiò stremato. Il suo aspetto era ancora bellissimo: il pelo morbido e lucente: i baffi lunghi e i denti a sciabola ancora sporgenti. Lo tenemmo sempre coperto e la notte dormiva tra me e mia moglie al caldo.
Erri morì; ne conserviamo le ceneri in una scatolina di legno sulla quale qualcuno dalla mano infantile ha inciso il tenero musetto di un gatto e sotto il quale ho inciso il suo nome: Erri.
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