31,5x31,5 in ~ Pittura, Acrilico
……..chiedemmo a mia figlia che nome volesse dare al gattino e la risposta fu Erri, semplicemente Erri, senza y, h ed n, ed Erri fu per sempre.
Erri, stupendo di aspetto e sorprendentemente intelligente, divenne il secondo genito di famiglia ed alla nascita della seconda figlia ne divenne l’attento tutore, controllandola fin dalla culla.
Seguì, giorno dopo giorno, lo sviluppo delle mie figlie finché, una dopo l’altra, costrette dal progresso degli eventi, dovettero lasciarci ed Erri con loro perse se stesso; non gli bastavamo io e mia moglie: erano le sorelline che cercava.
Erri visse con noi per ventun anni e otto mesi.
Finché, d’aspetto ancora magnifico, col suo bel pelo, i lunghi baffi ed i sporgenti denti a sciabola, si sdraiò stanco.
Erri non ebbe più la forza di camminare e non avendo più calore proprio lo avvolgemmo in una coperta di lana e per molte notti lo tenemmo nel nostro letto, tra noi, accarezzandolo e scaldandolo.
Le sue ceneri le teniamo sul ripiano della libreria in soggiorno perché ci veda passare; sono chiuse in un’urna di legno, all’esterno della quale una mano inesperta ha effigiato il muso di un gatto, un po’ infantile ma comunque carino e sotto ci ho scritto Erri.
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